CENNI SINTETICI RIGUARDO L’ARMA DEL GENIO
Dal 1603 al 1940
1603: il 15 giugno, Carlo Emanuele I istituisce il “Corpo speciale di Artiglieria” composto da minatori e bombardieri o cannonieri; i minatori conservarono a lungo un posto importante nell’Arma di Artiglieria.
1655: Carlo Emanuele II, istituisce il “corpo di Stato Maggiore autonomo”, limitando al solo servizio tecnico l’attività degli ingegneri militari, senza vincolo di disciplina ed alle dipendenze della “Azienda delle fabbriche e delle fortificazioni”.
1675: Vittorio Amedeo II riorganizza gli ingegneri militarmente con a capo un Primo Ingegnere.
1697: Vittorio Amedeo II, con editto del 12 luglio militarizza il Corpo reale d’Artiglieria.
1709: durante l’assedio di Torino, da parte delle truppe francesi, il minatore Pietro Micca si sacrifica facendo saltare una galleria che stava per essere invasa e salva così la città.
1726: decreto del 26 dicembre, gli ingegneri militari dell’esercito dei Savoia vengono aggregati allo stato maggiore del Corpo d’Artiglieria, di cui fa parte col grado di luogotenente l’ingegnere Ignazio Bertola, l’organico prevede 12 ingegneri.
1733: Carlo Emanuele III separa il Genio dall’Artiglieria e costituisce il Corpo degli Ingegneri al comando di Ignazio Bertola, considerato il primo comandante.
1734: l’organico del Corpo degli Ingegneri è portato a 24 ufficiali.
1739: Carlo Emanuele III, su consiglio del colonnello Bertola istituisce, in Torino, la “Regie Scuole teoriche di artiglieria e fortificazione” successivamente “Scuola reale militare d’Artiglieria e Genio” il cui direttore è Ignazio Bertola.
1747: 19 luglio, battaglia dell’Assietta, che vede contrapposti Francesi e Spagnoli agli Austro-Piemontesi, malgrado l’inferiorità numerica ed il deficiente armamento gli Austro-Piemontesi, grazie ai provvedimenti difensivi adottati dal capitano ingegnere Vedani in accordo col comandante Conte Bricherasio, respinsero gli avversari infliggendo loro gravi perdite. Questo glorioso episodio nella storia del Genio, segna la vittoria del tecnicismo sul numero.
1752: con decreto del 4 luglio, Re Carlo Emanuele III, riconoscendo il valore dei servizi resi dagli ingegneri militari durante le guerre passate, disponeva che il corpo degli ingegneri che operava nell’Armata Sarda fosse considerato militare, assumendo la denominazione di “Corpo degli ingegneri militari di S. M.” l’uniforme era simile a quella degli ufficiali d’artiglieria.
1775: Vittorio Amedeo III, con decreto dell’11 giugno, accorda al Genio il titolo di Corpo Reale, chiamandolo “ Corpo reale degli ingegneri” con anzianità dal 1752, il corpo non ha truppe, che reperisce dalla “Legione degli accampamenti”, che dipende dal Quartier Mastro dell’Armata.
1792: il Corpo è diviso in due reggimenti “Granatieri reali” e “guastatori o pionieri”.
1800: nel giugno viene riordinato il Corpo degli Ingegneri, con una compagnia zappatori e una minatori
1815: il 15 maggio è costituita una compagnia di zappatori del Genio; è la prima truppa permanente del Genio nell’esercito piemontese.
1816: il 1° maggio al Corpo degli Ingegneri Militari si unisce il Corpo degli Ingegneri Civili dando origine al “Corpo Reale del Genio Militare e Civile” costituendo:
Stato Maggiore del Genio Militare (suddiviso in attivo e sedentario)
Corpo degli zappatori del Genio (un battaglione costituito da stato maggiore, 6 compagnie zappatori, 1 compagnia minatori, (quest’ultima proveniente dall’Artiglieria).
1817: 8 aprile, il battaglione zappatori è sciolto, cessando le apprensioni della guerra.
1830: il 19 ottobre è formato in Mondovì un nuovo “battaglione degli zappatori” con 6 cp. zappatori e 1 cp. minatori.
1832: il 29 marzo il Corpo Reale del Genio ed il battaglione zappatori sono così riorganizzati:
Ufficiali di Stato Maggiore e del battaglione formano ruolo unico,
organico degli Ufficiali: 63, di cui 37 ai Comandi ed alle Direzioni, il resto al battaglione che ha anche 1 cappellano, 1 chirurgo maggiore.
le compagnie in tempo di pace hanno la forza di 59 minatori e 107 zappatori. (90 e 150 in guerra).
1834: viene stabilito, in accordo col “Regolamento sul servizio delle truppe in campagna” del 1833, che l’Arma del Genio doveva essere comandata da un Ufficiale Generale o Colonnello, ed aveva i seguenti incarichi: delle opere di fortificazione permanente, dei lavori di difesa ed assedio e su richiesta dei Comandanti di Corpo d’Armata o Divisione, anche le opere di fortificazione campale e dei lavori di marcia e durante le operazioni.
1839: con R. Viglietto dell’8 giugno viene costituita una nuova compagnia zappatori ed aumentato l’organico (87 minatori e 93 zappatori; 117 minatori e 179 zappatori in guerra).
1848: 23 marzo guerra all’Austria, il Genio al comando del Magg. Gen. Agostino Chiodo vi partecipa con 1^, 2^, 3^ e 4^ compagnia,suddivise tra i due Corpi d’Armata e la Divisione di riserva; il 29 marzo, il governo provvisorio lombardo costituisce, oltre ad altri corpi, un battaglione del genio (1cp. Minatori e 3 cp. Zappatori) al comando del Magg. Raffaele Cadorna.
1848: 1 dicembre, il btg. zappatori diventa rgt. su 2 btg. con 4 cp. zappatori ed 1 cp. minatori ciascuno più una cp. deposito e una maestranza per il servizio del parco; primo comandante fu il Colonnello Giacomo de Alberti.
1849: il 23 gennaio è pubblicato il decreto che approva le “Norme generali per il servizio del Genio in campagna”,
1852: il R. decreto del 19 marzo da all’Arma un nuovo ordinamento: un Consiglio, uno Stato Maggiore del Corpo, un reggimento zappatori su due btg. di 5 cp. ciascuno, sede Alessandria.
1853: la sede è trasferita a Casale il 25 aprile.
1855: il Piemonte invia un Corpo di spedizione in Crimea che include un Comando Superiore del Genio (ten. col. Domenico Staglieno) con un btg. di zappatori di formazione (comprende le prime due cp. di ogni btg. 1^ e 2^ 6^ e 7^) al comando del magg. Giovanni Antonio Serra.
Il 13 novembre si aggiungono la 3^ e la 8^ cp.
Durante la campagna di Crimea furono creati i parchi (di compagnia, divisionale, principale).
1859: il 17 marzo viene istituito un “deposito” reggimentale composto da uno stato maggiore, ed una sola compagnia (che si sdoppiava in caso di mobilitazione). Al deposito vi era il consiglio di amministrazione, la cassa ed i magazzini del corpo.
Il 3 aprile è approvato un nuovo “Regolamento per il servizio delle truppe del genio in campagna e di parchi del genio” in sostituzione di quello del 1849.
1859: il 29 marzo l’Austria dichiara guerra al Piemonte; il Genio è presente con un Comando Superiore (gen. Menabrea) ed un parco principale. Ogni Divisione mobilitata ebbe: un comando del Genio, una cp. zappatori ed un parco divisionale: in totale 5 compagnie (6^, 2^, 1^, 7^,et 8^). Le altre cp. 3^, 4^ e 5^ ad Alessandria per completamento lavori difensivi, e 9^ e 10^ a Casale, le cinque cp. costituivano la riserva,.
1859: per la prima volta, durante la campagna il Genio disimpegna il servizio telegrafico (con “segnali” da parte di personale militare ed “elettrico” con personale civile alla dipendenza del comando del genio).
1859: con R. Decreto del 9 settembre il rgt.è così modificato: uno Stato Maggiore e 5 battaglioni di 4 compagnie ciascuno oltre ad una cp. deposito. La forza totale sale a 2149 uomini.
Con Decreto del 23 ottobre il numero degli ufficiali aumenta a 199, di cui 99 allo Stato Maggiore e 100 al reggimento.
Sono emanati i primi decreti che regolano il “servizio telegrafico del Genio”.
1860: con due decreti del 25 marzo e del 2 maggio è stabilito che gli zappatoti siano ordinati in due rgt. con sede il 1° rgt. a Casale ed il 2° rgt. a Piacenza.
Il successivo R. D. del 17 giugno stabilisce che il corpo sia composto da: un Comando del Genio; uno Stato Maggiore per il servizio delle Direzioni; due rgt. zappatori ciascuno con Stato Maggiore ed una compagnia deposito, rispettivamente la 1^ e la 2^.
1860: il Genio partecipa alla “campagna della Bassa Italia”, è presente nel Corpo d’Armata del Gen. Cialdini (IV) con le cp. 6^, 7^ ed 8^, nel Corpo d’Armata del Gen. Morozzo della Rocca (V), con le cp. 5^ e 10^; partecipa alla presa di Perugia, di Ancona ed all’assedio della fortezza di Gaeta.
1861: il 13 febbraio cade la piazzaforte di Gaeta, l’impegno del Genio fu tale che la data fu scelta quale festa commemorativa dell’Arma, rimase immutata fino al1924.
1862: con R.D. del 12 ottobre è approvato un “Regolamento per il servizio telegrafico in campagna”, prevedeva ancora l’impiego di personale civile, ma alle dirette dipendenze dell’autorità militare.
1863: il Magg. Gen. Cesare Ricotti, fa eseguire le prime esperienze telegrafiche ad una compagnia zappatori circa lo stendimento ed il ripiegamento di linee. Si costituiscono i “drappelli” e si stabilisce il “caricamento” dei materiali su appositi carri.
1864: in Alessandria s’istituisce una “Scuola Telegrafica per le truppe del Genio"
1866: l’Esercito entra in guerra con 4 Corpi d’Armata ciascuno con un Comando del Genio, un Parco del genio ed equipaggi da ponte; furono incaricate del servizio telegrafico le compagnie 5^, 15^ e 17^ del 1° rgt. e 9^, 14^ e 16^ del 2° rgt.
28 aprile fu stabilita la formazione dei depositi reggimentali su due compagnie
7 giugno fu decisa la costituzione di 4 nuove compagnie per ogni reggimento, così ogni rgt. ebbe 22 compagnie attive e 2 di deposito
24 giugno istituzione di una compagnia zappatori dei corpi volontari
28 luglio aumento di altre 3 nuove compagnie per ogni reggimento 2 attive ed 1 di deposito. per cui ogni reggimento venne ad avere 24 compagnie attive (su 4 battaglioni) più 3 compagnie deposito per un totale di 27 compagnie, 54 in tutto il Corpo, ma le compagnie nuove vennero presto sciolte.
1866 con R.D. del 25 ottobre le cp. deposito furono ridotte ad una per reggimento, i rgt. cambiarono sede: il 1° a Piacenza, il 2° a Casale.
Con R.D. del 29 novembre sono sciolte 6 cp. per reggimento e il 6 gennaio 1867 altre 4 per reggimento.
1867: con R.D. del 25 agosto i due reggimenti sono sciolti e con le cp. rimaste è costituito il “Corpo Zappatori del Genio” con sede a Casale.
1871: presso il corpo zappatori di Casale fu costituito il primo reparto ferroviario che nel 1873 costituì 2 cp. del 2° rgt. genio con sede a Torino
1873: Soppressione del Comitato del Genio e costituzione del “Comitato delle armi di Artiglieria e Genio”. riordino dello Stato Maggiore, i comandi territoriali vengono portati a 7, il Corpo degli zappatori viene sciolto e vengono costituiti due reggimenti del Genio
1874: composizione dei due reggimenti del Genio:
1 Stato Maggiore,
4 compagnie pontieri (1 brigata)
14 compagnie zappatori (5 brigate)
2 compagnie ferrovieri (1/2 brigata)
3 compagnie treno (1 brigata)
1 plotone d’istruzione
1 deposito
1 officina costruzioni
I telegrafisti sono raggruppati in una “sezione telegrafica” facente parte del Parco.
1875: fu adottato per i reparti dell’Arma il fregio speciale tuttora in vigore (atti 145 e 150 del Giornale Militare)
1883: con R.D. 7 settembre l’Arma del Genio assume la seguente costituzione:
1 Stato Maggiore
4 reggimenti del genio
6 comandi territoriali
22 direzioni territoriali
1 direzione delle officine di costruzione del genio
1° e 2° reggimento genio zappatori:
1 stato maggiore
4 brigate zappatori (14 compagnie zappatori)
2 compagnie treno
1 plotone di istruzione
1 deposito
4° reggimento pontieri
1 stato maggiore
2 brigate pontieri (di 4 compagnie ciascuna)
1 brigata lagunare (di 2 compagnie)
1 brigata treno (di 4 compagnie)
1 deposito
3° reggimento genio misto
1 brigata ferrovieri (di 4 compagnie)
2 brigate telegrafisti (di 6 compagnie)
1 brigata zappatori (di 4 compagnie)
2 compagnie treno
1 deposito
1 plotone d’istruzione
Lo stesso anno la scuola di telegrafia è trasferita da Alessandria a Firenze
1894: viene modificato l’ordinamento 1882-1883 dal R.D. 6 novembre e successivi del 28 dicembre, 13 gennaio , 9 giugno, 2 e 15 ottobre 1895.
In sintesi:
soppresso l’Ispettorato Generale, restano i due Ispettori (1 delle truppe e 1 delle costruzioni);
6 comandi territoriali, 15 direzioni territoriali con 14 sottodirezioni;
5 reggimenti del genio (è costituito il 5° Rgt. Minatori su 4 brigate di 3 cp. minatori ciascuna, 2 cp. treno ed 1 deposito);
1 brigata ferrovieri del genio, autonoma (6 cp. ferrovieri, di cui 2 esercizio 4 di lavoro);
1895: il 3° Rgt. genio cede al 5° Rgt. genio minatori la 3^ cp. treno e prende il nome di 3° Rgt. telegrafisti articolato su 12 cp. telegrafisti e 2 cp. specialisti.
1896: sono pubblicate le:
“Istruzioni sui segnali a mano con bandiere”
“Regolamento sul servizio telegrafico in tempo di guerra”
1900: è concessa all’Arma del Genio la Bandiera, con R.D. del 23 dicembre, consegnata il 14 aprile 1901.
1902: con Legge 12 luglio 1902 è ricostituito l’Ispettorato Generale.
I reggimenti restano 5; con complessive 21 brigate, 60 cp. del genio, 10 cp. treno e 5 depositi.
1904: il comando della Brigata Specialisti fu assunto dal maggiore Maurizio Mario Moris, che istituì in via sperimentale una sezione radiotelegrafisti, nello stesso anno fece costruire la prima radio campale del Regio Esercito.
1905: la Brigata Specialisti partecipa alle manovre della Campagna Romana con tre sezioni radiotelegrafiche.
1906: presso Brigata Specialisti è istituita, il 1° marzo, la prima “Sezione radiotelegrafica” posta al comando del capitano Faillo.
1909: con R.D. 23 settembre si costituisce la brigata specialisti autonoma (2 cp. specialisti, 1 sezione radiotelegrafica, 1 sezione fotografica, 1 cp. treno) staccatasi dal 3° Rgt.
1910: Legge del 17 luglio, stabilisce il seguente ordinamento:
1 Ispettorato del Genio (con 2 uff. generali)
2 comandi delle truppe del genio;
5 comandi territoriali del genio;
6 reggimenti del genio (nasce il 6°, Ferrovieri, 1 stato maggiore, 1° Btg. ferrovieri su 4 cp. a Torino, 2° Btg. ferrovieri su 2 cp. a Roma, Btg. automobilisti su C.do ed 1 cp. a Torino, ed 1 cp. a Roma, 1 sezione di esercizio di linea a Torino);
battaglione specialisti (ex brigata) su: 1 stato maggiore, 4 cp. specialisti di manovra, 1 cp. specialisti operai, esz. radiotelegrafica, 1 sez. fotografica, 1 cp. treno, con sede normale Roma.
Il 28 ottobre viene inclusa una sezione aviazione.
Viene cambiata la denominazione da brigata a battaglione.
1911: R.D. 21 luglio, il 3° Rgt. ottiene il 5° battaglione, con le cp. 13^, 14^ e 15^.
R.D. 7 dicembre, anche 1° e 2° Rgt. ottengono il 5° battaglione su 2 cp.; il 3° ottiene la 16^ cp. telegrafisti, ed il 5° la 13^ cp. minatori.
1913: il servizio R.T. passa regolarmente al 3° Rgt. ed è esercito da telegrafisti militari.
1915: l’Arma ha sei reggimenti:
1° e 2° zappatori (43 cp. assegnate alle divisioni di fanteria)
3° telegrafisti (24 cp. e 4 sezioni telegrafiche per cavalleria)
4° pontieri e lagunari (12 cp. pontieri e 4 sezioni di cavalleria, più 3 cp. lagunari)
5° minatori (20 cp. e 4 sezioni ciclisti per divisione di cavalleria)
6° ferrovieri (12 cp. e 1 sezione autonoma di esercizio linea)
Vengono costituiti Comandi del Genio d’Armata (4) e di Corpo d’Armata (14) ad ogni divisione di fanteria e cavalleria è assegnato un uff. superiore o capitano quale consulente tecnico.
1918: alla vigilia della battaglia di Vittorio Veneto i reparti del Genio risultano:
compagnie zappatori: 236 in 79 battaglioni;
compagnie telegrafisti: 139 più 4 sezioni telegrafiche per cavalleria
compagnie pontieri: 26 più 4 sezioni da ponte per div. cavalleria;
compagnie lagunari: 8 ordinate in 1 reggimento su 2 battaglioni;
compagnie minatori: 53 più 4 sezioni per div. cavalleria;
compagnie motoristi: 5 più 6 plotoni autonomi;
compagnie teleferisti: 6 più 2 plotoni autonomi;
compagnie ferrovieri: 16 più 9 compagnie e 2 sezioni autonome Decauville;
compagnie fotoelettricisti: 36 ordinate in 7 battaglioni;
1918: situazione a fine guerra:
Armata: Comando Genio
Corpo d’Armata: Comando Genio
Divisione fanteria: 4 cp. genio di cui 1 cp. per collegamenti
Divisione alpina: 1 btg. zappatori, 1 cp. telegrafisti
Divisione cavalleria: 1 sez. telegrafica, 1 sez. radiotelegrafica, 1 sez. da ponte
1919: ordinamento Albricci, R.D. 2143, del 21 novembre:
soppressione dei reggimenti zappatori e telegrafisti,
creazione dei comandi genio di Corpo d’Armata
costituzione di battaglioni zappatori e telegrafisti di Corpo d’Armata
costituzione di un reggimento specialisti
trasformazione del battaglione radiotelegrafisti in reggimento
1927: i comandi Genio di C.A. passano da 10 a 11, i reggimenti da 11 a 12 (decreto n. 1539 del 5 agosto.
1933: costituito “Servizio degli Specialisti del Genio” (legge n. 287 del 3 aprile
1940: reparti mobilitati:
2 raggruppamenti del Genio, 3° e 9° per la 2^ e 6^ Armata
3 raggruppamenti del Genio: 12° per C.d’A. della Sicilia (XII); 13° per C.d’A. della Sardegna (XIII); 26° per C.d’A. d’Albania (XXVI).
1 raggruppamento speciale Genio con 5^ Armata in A.S.
1 reggimento Genio d’Africa in A.O.I.
17 btg. artieri, 34 cp. telegrafisti, 17 cp. radiotelegraf., 17 sez. fotoelettricisti per i 17 C.d’A.
1 btg. misto Genio per C.d’A. alpino
1 btg. misto Genio per C.d’A. celere
1 btg. artieri, 1 btg. misto collegamenti, 1 sez. fotoeletticisti per C.d’A. autotrasportato
1 btg. misto Genio per il C.d’A. corazzato
1 btg. speciale artieri, 1 btg. misto collegamenti per C.d’A. libico
43 cp. artieri, 43 cp. teleradio, 43 sez. fotoelettricisti per le 43 div. di fanteria normali
5 btg. misto Genio per le 5 divisioni alpine
3 cp. miste Genio per le 3 divisioni celeri
3 cp. artieri, 3 cp. teleradio, 3 sez. fotoelettricisti per le 3 divisioni autotrasportabili
2 btg. misti Genio per le 2 divisioni motorizzate
3 btg. misti Genio per le 3 divisioni corazzate
9 btg. misti Genio per le 9 divisioni fanteria autotrasportate tipo A.S.
3 btg. misti Genio per le 3 divisioni M.V.S.N.
2 btg. misti Genio libico per le 2 divisioni libiche.
ANGET SEZIONE DI MILANO - MILANO, VIA VINCENZO MONTI N. 59 - CASERMA 24 MAGGIO