Recensione sul volume TELEFONI MILITARI
SCHEDE MONOGRAFICHE DI TELEFONIA MILITARE INTERNAZIONALE DAL PRIMO ‘900 ALLA GUERRA FREDDA
Volume a cura di: D. Cramarossa, E. Giambartolomei, V. Tagliabue
-- Mosé Edizioni --

11/02/05

TELM cop.jpg (117609 byte)Fare pubblicità nel sito di una associazione d'arma, sembra molto strano, ma per gli appassionati del surplus nel campo della telefonia militare, questa "enciclopedia" è sicuramente un piccolo "oracolo" da tenere stretto, e non farselo sfuggire. Chi ha pensato a quest'opera, ha fatto sicuramente un lavoro encomiabile di ricerca, recuperando foto ed anche schemi dei relativi apparati, con schede tecniche e quant'altro disponibile.

Telefoni Militari è un volume unico nel suo genere e affronta un argomento nuovo e poco diffuso: il collezionismo di apparecchi telefonici in uso presso gli eserciti delle più diverse nazionalità, a partire dalla loro invenzione fino alla fine della Guerra Fredda.

La trasmissione di ordini ed informazioni strategiche, la rapidità con la quale questi venivano trasmessi e la sicurezza, intesa come riservatezza e segretezza del messaggio trasmesso, hanno spesso contribuito in maniera determinante sulle sorti delle più diverse imprese militari. La scoperta della Telegrafia prima e della T.S.F. (telegrafia senza fili) dopo, ha rimpiazzato i vecchi sistemi (Torri, Colombi, Staffette…) e negli ultimi cento anni ha avuto una incredibile evoluzione.

Questo volume presenta una esauriente introduzione di Giambartolomei la quale compie un breve ma significativo escursus sulla storia dell’invenzione del telefono, la tecnologia elementare, gli alfabeti fonetici e conclude con un utile glossario tedesco-inglese-italiano, ed è il primo nel suo genere. Non ha la pretesa di colmare la lacuna bibliografica che c’è a livello internazionale in materia specifica, ma può costituire di sicuro un buon inizio sul quale costruire via via le parti mancanti.

Il grande pregio di questo lavoro è appunto quello di raccogliere le esperienze dirette di tre collezionisti che per amore della propria collezione sono diventati autori, per cui il lettore si troverà di fronte a tre personalità ben distinte, a tre modi di esporre differenti perché differente è l’approccio che ogni collezionista ha con l’oggetto collezionato.

Tutto ciò conferisce all’opera l’ulteriore pregio di essere insieme il portavoce di tre punti di vista diversi. Gli autori nella preparazione di questo lavoro, per la completa mancanza di riferimenti, hanno dovuto imparare dalle proprie apparecchiature, ispezionandole restaurandole e studiandole, aiutandosi nell’ambito del possibile con manuali d’uso reperiti attraverso ricerche estenuanti e usufruendo della qualificata competenza di molti collezionisti stranieri.

In questo volume gli autori mettono a disposizione queste loro "scoperte" e le offrono anche a coloro i quali nell’ombra delle loro collezioni potrebbero avere delle informazioni più precise per le quali, magari, meglio specificare o correggere le immancabili dimenticanze o errate interpretazioni.

Se così fosse, allora questo volume avrebbe un ulteriore merito: quello di stimolare la ricerca e di approfondire anche questa importante branca del sapere. La consapevolezza degli autori è che quest’opera non potrà coprire, con oltre cento apparecchi esaminati, tutta l’importante produzione avvenuta in cento anni di storia e di ricerche.

Ad esempio chi potrebbe presentare gli EE2, EE3, americani? Importantissimi, assieme a molti altri apparecchi, ma chi li ha?

Va ricordato che tutto il lavoro è stato portato avanti sull’onda di una grande spinta emotiva che ha caratterizzata tutta l’opera e che ha servito da collante fra gli autori, tre personalità così diverse impegnati in un unico progetto.

Tutti ed in particolare studiosi ricercatori sulla storia della Telecomunicazioni e collezionisti di radio e telefonia militare d’epoca.

I LETTORI

Il volume, il primo nel suo genere, è strutturato a schede tecniche di varie pagine complete di foto e schemi curate distintamente da ogni autore sulla base delle apparecchiature della sua collezione. Pertanto, l’opera, aprendo con una breve ma esauriente introduzione teorica, spazia con 101 apparecchi sulla produzione mondiale dai primi ‘900 alla Guerra Fredda concludendo con un capitolo sugli accessori.

DI CHE COSA PARLA

Il collezionismo ha avuto negli ultimi anni una diffusione imprevedibile ed il fiorire di mostre, mercatini e negozi specializzati lo conferma.

 

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